Protesta degli agricoltori, trattori al Colosseo e al Circo Massimo

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Protesta dei trattori al centro di Roma oggi, 15 febbraio 2024. Tre le iniziative nella Capitale: una al Colosseo, l’altra al Campidoglio e la terza al Circo Massimo.

Due i mezzi agricoli al Colosseo per l’iniziativa di due sigle ‘Altragricoltura’ e ‘Popolo produttivo’, mentre in Campidoglio c’è stata un’altra manifestazione. La più imponente al Circo Massimo, circa 1.500 i partecipanti, dove si sono dati appuntamento undici trattori per partecipare alla manifestazione indetta dal Cra Agricoltori Traditi con un altro gruppo, quello del movimento di Giuliano Castellino. Tra gli slogan sugli striscioni esposti dagli agricoltori in presidio ‘Il grano è il nostro oro‘. “Stop soldi per la guerra contro la Russia, aiuti agli agricoltori“, si legge sullo striscione che espongono i manifestanti. “Possono fermare un uomo, ma non la lotta”, ha commentato Castellino in merito al divieto di essere in piazza.

“Siamo entrati a Roma con i nostri trattori”

“Con i nostri trattori siamo entrati a Roma, i cittadini ci hanno accolto con applausi e segni di incoraggiamento” ha detto Danilo Calvani, leader del Cra Agricoltori Traditi al Circo Massimo. “Non si deve mollare, dobbiamo andare avanti”, ha detto Calvani dal palco allestito sul rimorchio di un trattore.

Al presidio partecipano agricoltori provenienti da tutta Italia, dalla Sicilia alla Liguria, dalla Campania alla Basilicata. Ci sono anche diversi sindaci. “Sono venuto con cittadini e agricoltori in rappresentanza di cinque comuni della provincia di Potenza: Venosa, Palazzo San Gervasio, Montemilone, Ginestra e Maschito – dice il sindaco di Maschito, Luigi Rafti -. Le nostre comunità superano i 18mila abitanti e la maggioranza sono impiegati nell’agricoltura. Da noi si produce un’eccellenza italiana, l’Aglianico del Vulture. I sindacati non tutelano la categoria, sono anni che gli agricoltori si lamentano e sono stati abbandonati. Bisognerebbe tutelare i prodotti di alta qualità e questo non avviene. In Italia produciamo grano seguendo certe regole, quelle stabilite dall’Ue, ma poi facciamo entrare il grano che arriva dal Canada. Un buon padre di famiglia prima tutela i suoi e poi pensa agli altri. Abbiamo costi enormi e regole che fuori dalla comunità europea non esistono. Al governo italiano possiamo chiedere di abbassare il prezzo di carburante ma il resto lo deve fare l’Europa”.

“Sono qui perché c’è una folta rappresentanza di agricoltori del mio territorio e sostenerli per noi e’ fondamentale – ha detto Domenico Venuti, sindaco di Salemi, in provincia di Trapani – Vedere mortificato il lavoro di generazioni fa male e c’è un ritorno economico negativo notevole. Negli ultimi anni l’agricoltura era tornata a essere un’opportunità dopo anni di abbandono. Le istituzioni devono stare in prima fila ed è fondamentale avere delle risposte”.

 

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